Il filosofo epistemologo Karl Popper vedeva nel dogma della scienza i presupposti del totalitarismo.
Da tempo l’orientamento della soluzione del Covid ha assunto un carattere dogmatico, non essendo possibile mettere in discussione i diktat sanitari del governo.
Escludere deliberatamente cure collaudate e documentate, sottintende un atto di fede in una scienza settaria che vorrebbe risolvere tutti i problemi, anche quelli morali. Una fede arrogante che giustifica anche i morti, quando non curati adeguatamente o curati in ritardo con la “vigile attesa”.
Avete mai visto un confronto pubblico su Covid o vaccini anti-covid fra scienziati di parere opposto? Lo scientismo non sembra tollerare forme democratiche.
Ma rifiutando una visione più ampia, e quindi realmente scientifica, si rischia di riportare il mondo ai secoli oscuri delle pestilenze manzoniane.
gdm