Un mondo che promuove il controllo totale sulle persone
Immaginate un mondo in cui potrete essere multati istantaneamente per esservi avvicinati troppo ad un’altra persona violando la distanza sociale, un mondo in cui un chip impiantato potrà rilasciare farmaci e anticoncezionali, come prelevare ogni dato biometrico del vostro organismo e sarà controllabile anche non direttamente da voi, un mondo che vi blocca la macchina a guida automatica per non aver pagato una tassa in tempo, che vi ricompensa per fare un determinato percorso in un negozio o vi sanziona per aver gettato a terra una carta o non vi permette di aprire la porta di casa per essere in ritardo col mutuo, un mondo in cui il contante sarà abolito e la preclusione del conto corrente bancario sarà di fatto l’eliminazione delle capacità di sopravvivenza all’interno della società.
Un mondo che vigila su ogni singolo individuo 24 ore a giorno con una rete di migliaia di satelliti, una rete 5G che gestisce l’interconnessione di ogni oggetto della vita quotidiana ormai divenuto smart, il tutto orchestrato da algoritmi di intelligenza artificiale che possono di fatto gestire tutta la popolazione globale come una massa di burattini senza coscienza.
Il Mondo Nuovo sognato da Bill Gates
Questo mondo è in costruzione ed è il sogno di Bill Gates, Elon Musk e di tutte le grandi aziende di telecomunicazioni e di social network che attualmente vede attivi investimenti di miliardi di dollari e una prospettiva di assoggettamento di ogni continente, nazione, regione, comune, famiglia ed individuo che ne faccia parte. Satelliti, telecamere a riconoscimento facciale, droni, apparecchi smart (vestiti, gioielli, occhiali, telefoni ecc.), case smart, auto smart, chip sottocutanei saranno i tentacoli di questa enorme rete di controllo.
Come aveva profetizzato Aldous Huxley nel suo libro Il Mondo Nuovo, il progetto del controllo assoluto sembra essere alle porte, qualcosa che va al di là ancora rispetto al 1984 di Orwell, capitanato da persone che evidentemente si sono fatte prendere un po’ troppo la mano sia dal mondo degli affari che dal mondo della fantascienza, tanto da portare alcuni a pensare di poter salvare il mondo con il loro potere e con la loro visione elevata del tutto autoreferenziale.
Un mondo accelerato dal meccanismo bulimico finanziario neoliberista e accecato dalla sua fretta, un mondo dove la distorsione visiva si auto eleva a governo tecnologico del mondo civilizzato. Un mondo dominato da persone che chiamano i propri figli con nomi improbabili, come dei cyborg, che anelano alla creazione di un’intelligenza artificiale che non sia più controllabile, che cerchi di ridurre la popolazione tramite pratiche ai più celate, come se il mondo fosse una loro proprietà e come se stessero giocando ad un gioco di ruolo su un PC.
L’uomo che vuole essere simile a Dio
Il tentativo di questo sistema è quello di essere come Dio, di poter modellare il mondo e dargli un equilibrio. Il paradosso è che il sistema stesso che ha partorito questi potenti e che gli ha conferito questo potere è la causa stessa degli squilibri sociali, economici ed ambientali. Senza questi squilibri, queste persone sarebbero gente comune. Dunque sarà impossibile per loro riequilibrare il tutto senza annullarsi. Come se Attila durante un’invasione feroce portasse il vessillo della pace e si pronunciasse per la non violenza.
Purtroppo la profondità della potenza divina e degli equilibri universali a cui siamo sottoposti per natura, non sono svelati a nessuno dei viventi, nemmeno ai tecnici più illuminati e dunque il tentativo di diventare Dio resterà un fallimento e la vita prenderà il sopravvento per portare le differenze di tensione allo stato di quiete, di equilibrio in modo non prevedibile e non gestibile umanamente.
Come diceva il saggio cinese Lao Tzu: “sapere di non sapere è saggezza estrema, non sapere di sapere è un male”.
Bisogna agire ora!
In tutto questo muoversi di personaggi di dubbio equilibrio che probabilmente credono anche di agire nel bene e per il bene del mondo, noi abbiamo necessità di sostenerci, di avvicinarci e di fare fronte comune alla pressione che ci viene imposta come un volere divino di un’entità cieca ed ebbra del suo stesso ideale e ruolo. Abbiamo la necessità e l’opportunità di mostrare uniti la forza dell’unione che per secoli il potere ha cercato di disgregare.
Scendiamo uniti nelle piazze, diamo vita alla nostra vera forza, l’unione.
Spegniamo gli stimoli di arrivismo che sono stati sollecitati dal neoliberismo e guardiamoci come fratelli e sorelle, portiamo avanti un fronte comune senza scavalcarci l’un l’altro. Con umiltà.
La nostra forza è la calma e la serenità, il contrario della forza che ci sta schiacciando la quale si nutre appunto di tensioni, paura, disgusto e fretta. Uniti porteremo un nuovo equilibrio.
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